Il finanziamento di nuovi impianti fotovoltaici è cruciale per il progresso del solare, ma non privo di sfide. Secondo gli esperti di Italia Solare, il Decreto FER X e i relativi incentivi potrebbero favorire nuove opportunità. Il supporto finanziario per l’installazione di impianti resta un pilastro fondamentale per il settore.
Il World Energy Investment 2024 della IEA (International Energy Agency) prospetta che l’energia solare attrarrà più investimenti di qualsiasi altra fonte di generazione elettrica, superando i 500 miliardi sugli oltre 3mila miliardi previsti per la spesa energetica globale. Tuttavia, identificare soluzioni finanziarie efficaci rimane complesso. In Italia, ha osservato Maria Sabella, consigliera di Italia Solare, “il mercato bancario è eterogeneo e spesso è difficile individuare la controparte adeguata”. Durante un evento organizzato da Italia Solare, si è presentato uno studio sui finanziamenti bancari per il fotovoltaico e si è discusso della bozza del Decreto FER X, finalizzata a incentivare la produzione energetica rinnovabile con costi vicini alla competitività di mercato.
Il gruppo Finanza di Italia Solare ha realizzato una survey per valutare l’offerta degli istituti di credito, differenziandoli tra finanziamenti superiori a 30 milioni di euro e minori. Dalla ricerca emerge un forte interesse delle banche verso il settore fotovoltaico, nonostante le incertezze attuali, con il project financing come forma prevalente di sostegno.
Per il cluster di banche con target di almeno 30 milioni di euro, è emersa la disponibilità a finanziare impianti su copertura e, in alcuni casi, anche comunità energetiche rinnovabili. Le banche con target inferiore a 30 milioni, invece, si sono mostrate più inclini a finanziare la fase di costruzione, pur richiedendo tempi di allaccio rapidi per ridurre i periodi di pre-ammortamento.
Il Decreto FER X, attualmente in bozza, è destinato a stabilire condizioni e modalità di accesso per impianti fotovoltaici, eolici, idroelettrici e altri. Secondo Emilio Sani di Italia Solare, l’approvazione dovrebbe avvenire entro fine anno, con un’asta prevista per aprile, e gli impianti inferiori a 1 MW potranno iniziare i lavori subito dopo l’uscita del decreto. Il decreto introdurrà anche una tariffa incentivante da definire nei primi 90 giorni dalla sua entrata in vigore.
Riguardo alla struttura finanziaria, il Decreto FER X introduce alcuni cambiamenti: gli indennizzi per la produzione mancata dovuti a prezzi negativi o tagli saranno pagati alla fine del periodo incentivante. Questa modifica non dovrebbe influire sulla bancabilità, ma potrebbe richiedere aggiustamenti nella struttura di finanziamento.
Una delle principali novità del FER X è il meccanismo competitivo di virtual PPA (Power Purchase Agreement). Stefano Cavriani, di EGO Energy, ha spiegato che il FER X non è un incentivo tradizionale, bensì un PPA virtuale con il GSE, in cui i produttori stipulano un contratto finanziario. Gli impianti possono scegliere se coprire tutta la produzione con il virtual PPA o solo una parte, e partecipare a un’asta competitiva in cui il GSE acquisterà al prezzo più basso possibile. Il decreto prevede anche dei prezzi di esercizio, superiore e inferiore, rispettivamente fissati a 95 e 65 €/MWh per garantire remunerazione agli impianti in caso di costi elevati.
Questo sistema introduce nuove opportunità per sviluppatori e finanziatori, chiamati a confrontarsi con una crescente competitività del settore e a ottimizzare la propria offerta energetica per mantenersi concorrenziali.