Il Piano 5.0, che mira a sostenere la transizione energetica e digitale attraverso benefici fiscali per le aziende, ha avuto un avvio lento: nei primi tre mesi sono stati richiesti crediti d’imposta per soli 99 milioni di euro, pari all’1,6% dei 6,23 miliardi disponibili. Finora 324 imprese hanno presentato domanda, mentre includendo i progetti in bozza il totale sale a 115,7 milioni, coinvolgendo 480 aziende, dati ben al di sotto delle aspettative.
Per stimolare la partecipazione, il governo sta valutando modifiche al programma, come la revisione delle aliquote e dei tetti di investimento. Si ipotizza una divisione in due scaglioni: fino a 10 milioni di euro con aliquote più alte, e tra 10 e 50 milioni con aliquote ridotte, proporzionali all’efficienza energetica. Sono previsti incentivi aggiuntivi per i pannelli fotovoltaici, privilegiando i prodotti europei rispetto a quelli cinesi per migliorare la competitività del mercato interno.