Si profila una possibile distensione tra l’Unione Europea e la Cina riguardo ai dazi sulle auto elettriche cinesi. Secondo la tv di stato cinese CCTV, le due parti avrebbero raggiunto un “consenso tecnico” preliminare, che potrebbe portare a una riduzione o annullamento delle misure tariffarie. Al centro delle trattative c’è l’idea di stabilire un sistema di “impegni sui prezzi”, in cui gli esportatori cinesi rispettino prezzi minimi per bilanciare l’impatto delle tariffe più alte. Nonostante questo passo avanti, i progressi restano in fase preliminare, con entrambe le parti ancora alla ricerca di un accordo definitivo.
Nel frattempo, l’UE ha introdotto dazi tra il 7,8% e il 35,3% sulle auto elettriche cinesi, accusando Pechino di pratiche di dumping dovute a sovvenzioni governative. La Cina ha risposto con misure simili contro prodotti europei, come brandy e carne di maiale, suscitando reazioni di ritorsione. L’introduzione dei dazi è vista come una difesa dell’industria automobilistica europea, ma rischia di ostacolare l’accesso a veicoli elettrici più economici e rallentare la transizione verso la mobilità a zero emissioni. La sfida per l’UE è trovare un equilibrio tra protezione del mercato e accesso alle tecnologie avanzate, evitando di ostacolare l’innovazione e l’occupazione nel settore. Un possibile accordo sui prezzi minimi potrebbe rappresentare una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti.